maanantai 4. maaliskuuta 2019




Un pò di più d´informazione inutile, ma divertente.
Saluti, Arno

Corriere della Sera 4.3.2019

La (tossico)dipendenza da oppio dei pappagalli indiani

 
(Stefano Landi) Natura selvaggia, anzi persino di più. È la folle e sregolata vita di alcuni pappagalli dell’India centrale, nella parte sud del Rajasthan. Che stanno radendo al suolo (e qui scatta il problema di ordine pubblico) le piantagioni di papaveri da oppio. Una forma un po’ atipica, ma scientificamente provata, di tossicodipendenza. Gli agricoltori locali le stanno provando tutte, comprese le scariche di fuochi d’artificio, ma non riescono ad allontanarli. Chrissy Sexton lo racconta su Earth: «Hanno sviluppato una seria dipendenza da oppio e hanno persino imparato quando e come scendere di nascosto tra le piante». Silenziosi, senza emettere nemmeno un cinguettio. Planano sui campi di «Papaver somniferum» e, per la fretta, si portano via non solo il baccello ma l’intera piantina. Anzi aspettano che i contadini taglino il baccello per accelerare la fase di maturazione e loro possano fiondarsi sul lattice, carico di morfina. Gli oppiacei derivati dalle piante sono da sempre usati sia a scopo medicinale che ricreativo. Oggi i papaveri da oppio vengono utilizzati per produrre i due antidolorifici più comuni: la morfina e la codeina. Il dottor Chundawat, tra i più grandi specialisti di oppio, ha certificato l’effetto potente che possono avere anche sui pappagalli. «Ricevono energia istantanea e ne diventano dipendenti».

Oppio-oopiumi; sregolata-villi, hurja; radere al suolo-kaataa maahan; tossicodipendenza-huumeriippuvuus; scaricare-laukaista; fuoci d´artificio-ilotulitteet; scendere di nascosto tra le piante-mennä kasvien alle piiloon; cinguettio-viserrys; planare-liitää; baccello-palko, siemenkota; fiondarsi-rynnätä; lattice-maitiaisneste; carico-ladattu



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