maanantai 30. maaliskuuta 2020


Grazie Salla per l´insegnamento! 👌🙏 

... e adesso il tema più importante...le persone di sangue reale
La fuga californiana di Harry e Meghan e il benvenuto di Trump: non pagheremo noi
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editorialista
di IRENE SOAVE, 
Il Punto del Corriere della Sera 30.3.2020
Rinunciando all’appellativo di Altezze reali — la parola «reale», d’accordo con la Regina, possono usarla solo fino a domani 31 marzo, poi mai più — Harry e Meghan hanno rinunciato, sembra, anche a essere trattati con riguardo. Girano il mondo, come promesso e però ovunque vadano sono accolti da un commento molto prosaico: sì, ma chi paga?
  • È successo in Canada: il primo ministro Justin Trudeau li aveva accolti, a gennaio, con tutti gli onori, offrendo loro anche di sostenere i costi dei loro servizi di sicurezza con i soldi dei contribuenti; per poi essere travolto dalle polemiche e dover fare marcia indietro, a fine febbraio, e chiedere loro di arrangiarsi da sé.
  • Ora hanno lasciato il Canada alla volta della California, dove saranno più vicini a Hollywood, agli agenti di Meghan Markle che intende presto riprendere la carriera di attrice, agli amici di lei e a sua madre, l’ex insegnante di yoga Doria Ragland. E il comitato d’accoglienza lo ha fatto Donald Trump su Twitter: pur dichiarandosi «molto amico» della Regina ha subito twittato che «gli Stati Uniti non pagheranno per la loro sicurezza. Devono pagarsela loro!». Un portavoce della coppia ha subito diramato un comunicato: i quasi ex «Sussex royals» (Harry resterà principe e non perderà i titoli nobiliari, ma non potranno mai usare questo marchio, pur già depositato) non avevano alcuna intenzione di chiedere ai contribuenti americani di finanziargliela.
  • Per Harry, poi, c’è anche un tema di cittadinanza. Se il Regno Unito non gli concedesse un passaporto diplomatico, che gli garantirebbe un visto di tipo A1, dovrebbe a rigore richiederla come gli altri: ciò che implica, fra l’altro, non solo lavorare, ma anche rinunciare ai titoli nobiliari di principe e duca. Nel giuramento di fedeltà che i nuovi cittadini pronunciano c’è anche la rinuncia «alla fedeltà a qualsiasi altro sovrano straniero». Uno scenario che sembra remoto; ma su cui i tabloid britannici già banchettano.

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